Dati e Availability – note e pensieri post #VeeamONForum Italia
Il tema dei dati e della availability in ambito ICT costituisce ancora oggi una sfida: nuove tecnologie, l’adozione del cloud, il data lake e le nuove applicazioni digitali, impongono livelli di servizio sempre più imprescindibili dalle risorse aziendali e dal tipo di tecnologia utilizzata. In questo ambito Veeam, grazie alla sua esperienza dapprima circoscritta all’ambito virtuale ed estesa poi agli ambienti misti, è divenuta un’azienda di riferimento tecnologico su availability e protezione dei dati all’interno della propria server farm e non solo.
Oggi parlare di backup e disaster recovery dei servizi locali è riduttivo: l’IT moderno è sbarcato completamente nel cloud ibrido, sia per scelta che per esigenza. Ciò rappresenta sicuramente uno dei driver che sta portando aziende produttrici di software per la protezione dei dati verso lo sviluppo di soluzioni always-on.
E veniamo al problema: l’uomo produce più informazioni di quanto le aziende riescono a conservare, trattare e trasformare in servizi. Durante il VeeamOnForum tenutosi a Monza il 7 Giugno 2018, in un susseguirsi di speech e sessioni di approfondimento, è stato affrontato l’argomento dell’availability in tutte le sue sfaccettature.
Vediamo in dettaglio…
Cos’è l’availability? E’ un argomento prettamente informatico?
Rispondiamo con un secco no, dato che, effettivamente, si parla di availability già in piena rivoluzione industriale:
<<E’ una gara contro il tempo! Riuscire cioè a garantire continuità di processo, limitando gli interventi manuali. >>
In informatica, il significato del termine applicato al complesso mondo dei sistemi, fa riferimento al delivery di ogni servizio, a partire dalle tecnologie client-server (oramai superate), atterrando successivamente nel mondo del cloud ibirido, per poi verticalizzare sugli usi aziendali e domestici (posta elettronica, social, IoT, healthcare, blockchain,…)
Ogni system architect oggi deve lavorare by design su molti obiettivi, tra cui la security e l’availbility.
Ma che legame esiste tra l’availability e la vita di tutti i giorni?
Sicuramente i recenti progressi tecnologici hanno segnato un passaggio fondamentale iniziato proprio dallo sviluppo di applicazioni di ultima generazione: i servizi mobile.
Non è pensabile rimanere senza la possibilità di pagare il conto al ristorante a causa di un disservizio dei sistemi di pagamento. Non è ammissibile non disporre della cartella clinica di un paziente dal momento in cui lo storage primario di un ente ospedaliero ha subìto un grave disservizio… e non è sicuramente corretto gestire i processi e gli automatismi aziendali con la paura che un malware fermi o comprometta l’intera filiera di produzione.
La proprietà del dato finalmente cambia…
Il GDPR segna un’importante break line nel modus operandi dei fornitori di servizi ICT. Chi genera il dato ne è il proprietario. Chi gestisce il dato oggi deve garantire ben più che una semplice restituzione in caso di recesso del servizio. Oggi il dato deve essere sempre fruibile, soprattutto quando lo richiede il suo proprietario.
E allora se pensiamo alle smart-city, dove il dato viene generato dal cittadino per “costruire un servizio” allora il cittadino stesso ne diventa il legittimo proprietario. Gli enti pubblici, le aziende di servizi e i circuiti bancari devono garantirne la disponibilità a qualsiasi costo. Per citare l’intervento del Prof. Carlo Alberto Carnevale: – entriamo nel socialismo digitale. –
L’adozione dei sistemi ibridi è il primo passo verso una cultura dell’IT leggermente diversa dal tradizionale concetto di proprietà del dato. Oggi la Blockchain, cioè l’architettura database distribuita tra diversi sistemi, fondata sul paradigma della decentralizzazione sicura e del consenso “collettivo” dei partecipanti, costituisce l’ultima evoluzione/rivoluzione nel mondo dell’ICT destinata a cambiare le regole sulla governance del dato.
In linea generale possiamo dire che l’availability costituisce la vera moneta di scambio tra chi eroga il servizio e chi lo utilizza.
Proteggere il dato per garantirne il servizio
Le recenti applicazioni informatiche abbracciano sempre di più il concetto di machine learning: dalla robotica, ai chatbots, oggi i sistemi sono in grado di auto-apprendere per migliorare l’efficienza e l’esecuzione. Pensiamo alle catene industriali: dotare di “intelligenza” ogni segmento produzione vuol dire migliorare e anticipare problemi legati all’approvvigionamento e alla manutenzione.
Siamo quindi in piena Rivoluzione Industriale 4.0 e l’availability dei sistemi può effettivamente influenzare la produzione e la qualità del prodotto finito.
Alcune tecnologie
CISCO attraverso i sistemi UCS vuole trasformare i modelli di business basati su tecnologie on-premise in una piattaforma in grado di di garantire availability e protezione del dato indipendentemente dai sistemi di storage utilizzati.
Ulteriori info qui: https://www.veeam.com/it/veeam-cisco-ucs.html
Anche HPE si presenta sul mercato con una integrazione tra Nimble Storage e Veeam per realizzare un sistema di protezione in grado di scaricare l’infrastruttura dagli oneri computazionali e di rete, garantendo allo stesso modo una protezione più efficace ed efficiente rispetto i sistemi tradizionali. Per ulteriori info vi consiglio di leggere la “deployment guide” qui.
(Foto da: https://www.veeam.com/blog/integration-nimble-storage-veeam-availability-suite.html )
In conclusione
Availability, SLA e regulation sono gli elementi cardine nella realizzazione delle nuove infrastrutture informatiche. Se in passato la tematica del backup era oggetto di discussione rispetto fattibilità costi e benefici, oggi è impensabile presentarsi al business con infrastrutture prive di adeguato livello di protezione.
Veeam dopo un glorioso passato nella protezione dei dati delle macchine virtuali, si presenta oggi con un buon livello di affidabilità anche nei cosiddetti sistemi misti (fisici e virtuali). Ma non è tutto… Grazie all’integrazione con i cloud pubblici e la creazione di un vero e proprio ecosistema di partner, possiamo considerare questa azienda un potente alleato nella availability, governance e protezione di dati e servizi.